Vi propongo un patto. Quando faro' ritorno, quando ci incontreremo, non fatemi, riguardo al viaggio, domande che vi sentite in obbligo di fare. Ed io non daro' risposte che mi sentirei in obbligo di dare.
Un viaggio di alcuni mesi “in solitaria” (in realta' l'espressione e' inappropriata, dato che lungo il cammino si incontrano e si condividono momenti con decine di persone) e', per chi la compie, un'esperienza straordinaria, profonda, indimenticabile. Ma il viaggiatore, al suo ritorno, non puo' pretendere che l'esperienza appaia altrettanto speciale agli occhi di chi non l'ha vissuta in prima persona.
Il progresso tecnologico ha consentito di relegare al passato una delle piu' sottili ed efferate torture concepite dal genere umano (tanto piu' crudele in quanto in genere perpetrata a danno di familiari ed amici): la proiezione delle diapositive dei propri viaggi. Chi del viaggio era stato protagonista diretto si compiaceva nel rivedere sul grande schermo bianco le immagini del luoghi visitati. Ma per l'incolpevole spettatore, a meno che non nutrisse un effettivo interesse per quei medesimi luoghi, la situazione si rivelava, in genere, d'una noia devastatante (fortunatamente, per la proiezione era necessaria l'oscurita; il che, se si aveva avuta la prontezza di conquistare un buon posto a sedere, possibilmente una poltrona, permetteva talvolta di farsi delle epocali dormite).
Bene, questo genere di sensazione io non voglio che abbia mai a verificarsi. Il mio viaggio, per me, per i miei occhi, la mia mente, il mio corpo e' un'esperienza cosi' grande e importante che non voglio, non posso pensare di trovarmi a parlarne, al mio ritorno, a persone annoiate, che mi domandano se il tempo sia stato bello e mi siano piaciuti i paesi che ho attraversato, cosi', per pura, necessaria, cortesia, senza un reale interesse a conoscere la risposta.
Per questo ho sin da subito immaginato, per la prima volta in vita mia, di fare ricorso ad un “blog”. Chi vuole, legge; chi non e' interessato, non legge. Elementare.
Per questo, in genere, non pubblico sul blog descrizioni delle localita' in cui mi trovo o “consigli per il turista” (una buona guida potra' fornirvi informazioni enormemente piu' utili e dettagliate di quelle che potrei darvi io), quanto, piuttosto, piccoli anedotti curiosi, sensazioni, frammenti di dialoghi o immagini.
Per questo, infine, penso che a partire dal giorno successivo al mio ritorno non faro' piu' parola di questo viaggio. Quel che voglio dire, lo trovate qui. Con un semplice click.
A meno che non siate davvero interessati a sapere.
A meno che non vogliate davvero conoscere, capire. Magari perche' progettate di visitare nel prossimo futuro questi stessi paesi. O magari solo perche' siete, genuinamente, curiosi.
In questo caso, non ci sara' per me piacere piu' grande che parlare, per quanto tempo vorrete, raccontare, ripercorrere con voi queste strade, queste citta', villaggi, queste montagne, questi campi di riso. Queste persone, questi sorrisi, queste strette di mano. Tutto cio' che a pensarci, anche ora, mentre scrivo, mi permette di dire che sono felice.
P.S.: Con riguardo a quanto ho detto sopra, ho pensato, per semplificare le cose, di redigere un'utile tabella riepilogativa delle piu' consuete domande “d'obbligo”, con le relative risposte.
1) Ti e' piaciuto fare questo viaggio?
Si'
2) Faceva caldo?
Si'
3) Pioveva spesso?
No
4) Ma non ti sei annoiato a viaggiare da solo?
No
5) Ma non hai avuto paure / preoccupazioni / timori a viaggiare da solo?
No
6) Ma non hai avuto problemi di salute dovuti all'alimentazione (corse al gabinetto, etc.)?
No
7) Come ti spostavi da un luogo all'altro, con i mezzi pubblici?
Si'
8) Hai conosciuto molte persone durante il viaggio?
Si'
10) Dove dormivi, in albergo? E' vero che hai dormito anche in tenda, bus, treno, barca e che spesso sei stato ospitato da persone del posto?
Si'
11) Hai mangiato tanto riso?
Si'
12) Hai mangiato tanti noodles?
Si'
13) Usavi i bastoncini per mangiare?
Si'
14) Hai bevuto tanto the?
Si'
15) E' vero che le donne asiatiche sono belle?
Si' e no
16) E' vero che in Birmania non si possono usare bancomat e carte di credito, i cellulari non funzionano e molti siti internet sono bloccati dal governo?
Si'
17) E' vero che in Vietnam Facebook e' bloccato dal governo ma tutti, a partire dai bambini di due anni, lo usano perche' conoscono il trucchetto per aggirare il blocco?
18) Hai letto molti libri?
No
19) E' vero che una pinta di Bia Hoi (birra alla spina) ad Hanoi costa solo 4.000 dong (pari a 15 centesimi di euro)?
Si'
20) Hai speso molto?
No
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3 commenti:
e i piedi non ti facevano male? e perché non c'è risposta alla domanda 17?
Lo rifarai appena possibile?
Per rendere l'elenco verosimile mi pare che la domanda 15) sia da riformulare nella seguente: "hai beccato?" e che sia da premettere a tutte le altre.
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